giovedì 14 giugno 2012

Alla V Festa del Vino di Mirano, partecipa l'Azienda Agricola Corte Sant'Arcadio

La città di Mirano, in provincia di Venezia, è pronta ad ospitare la V° edizione della "Grande Festa del Vino". Domenica 9 settembre 2012 Villa VVX Aprile verrà trasformata in una vera e propria " location del vino". L'iniziativa è promossa dai fratelli Ezio e Vanni Berna titolari di Enoteca Le Cantine Dei Dogi, con il patrocinio del comune di Mirano ed è un appuntamento atteso dal pubblico e da tutti gli appassionati di enologia, di gastronomia e di arte . Per questa edizione è prevista una collaborazione con la trasmissione televisiva L'Italia del Gusto ( Carpe Diem di Sky e La8 ), realizzata dall'Ufficio Stampa della Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto. In una vecchia corte del 1897, sulle colline moreniche a tre chilometri dal Lago di Garda, sorge l'Azienda Agricola Corte Sant'Arcadio di 15 ettari a vigneto e uno a uliveto, comprensiva di alloggio Agrituristico, con la direzione dalla famiglia Giacopuzzi. Terreno con tanta sabbia più limo e argilla, vigneti sui 20 anni di vita, allevamento a filare e casarsa (per il Custoza), e pergola e pergoletta (per il Bardolino) sono gli "ingredienti" base dei vini Corte Sant'Arcadio, garanzia di genuinità anche grazie ai trattamenti naturali utilizzati nella coltivazione. La qualità viene sopra ogni cosa: se la quantità eccede, si diradono i grappoli; la raccolta è a mano e portata alla cantina in cassette, per ridurre il rischio di ossidazione; e il mostofiore viene ottenuto con bassissime rese. Numerose le varietà di uve coltivate che danno vita ad un'altrettanto ampia varietà di vini: Bianco di Custoza (con il "cru" La Boschetta), Bardolino rosso, Le Banchette (Cabernet Sauvignon) e un Cortigiano rosso, barricato per dodici mesi e poi imbottigliato. Poca la vendita diretta: il più va a ristoranti ed enoteche, sia in Italia che in Germania, Svizzera e America. Sant' Arcadio di Cesarea di Mauritania Martire e il collegamento con Verona Secondo la passio, Arcadio subì il matirio in Acaia, ma tutte le altre testimonianze son concordi a farne un martire di Cesarea di Mauritania (Africa). La più attendibile conferma di questa collocazione topografica è la frase: «De natali Sancti Arcadii, qui habet natale pridie idus ianuarii in Civitate Cesareae Mauritaniae», soprascritta a un sermone di san Zenone vescovo di Verona. Piuttosto difficile è invece determinare l'epoca del martirio di Arcadio, ma si può pensare che egli morì attorno al 304, nel corso dell'ultima persecuzione pagana. La furia dei persecutori era scatenata e bastava il più piccolo sospetto per giustificare perquisizioni e razzie; ogni giorno processioni e sacrifici idolatrici si mescolavano alle esecuzioni dei cristiani, perciò Arcadio, cittadino piuttosto in vista, disgustato, fuggì da Cesarea. Ben presto la sua assenza fu notata e i soldati trassero in arresto un suo parente per servirsene come ostaggio e costringerlo al rientro. Arcadio si presentò al giudice che gli ingiunse di sacrificare agli dei, ma Arcadio rifiutò e fu condannato a morte. Prezioso documento del culto di Arcadio è il sermone di san Zenone che, probabilmente, era di origine africana come il santo odierno.