martedì 19 maggio 2015

Il Friuli Venezia Giulia a Laboratorio Europa al Girasole di Conegliano- L'intervento di Laura Panizutti, Family Banker di Banca Mediolanum

Laboratorio Europa ospita il Friuli Venezia Giulia a Conegliano, presso Il Girasole, delizioso emporio di specialità alimentari e birre artigianali. Con l'intervento della redazione della trasmissione televisiva L'Italia del Gusto,Laura Mantellato propone la degustazione di alcune eccellenze : i salumi artigianali di Lèbon ( Erto), i formaggi della Latteria di Cividale, i formaggi della Latteria di Visinale (Pn) e la birra di Sauris. All'incontro ha partecipato anche Laura Panizutti,Family Banker di Banca Mediolanum, che appoggia e sostiene le iniziative di informazione del progetto Comunicare per Esistere 2015. “Oggi l’Azienda non è più una semplice macchina che produce soldi, ma una cellula produttiva inserita in una comunità. Perciò l’immagine che l’Azienda si crea nel territorio, presso fornitori, clienti, istituti di credito, Enti locali è altrettanto importante che la qualità della produzione. Inoltre il reddito dell’Azienda aumenta proporzionalmente al crescere del benessere nella zona. Oggi le Aziende non possono non trasmettere un’immagine di forte impegno, di responsabilità sociale, che hanno nel loro DNA quale produttrici di ricchezza sociale.” Lèbon La storia di Lèbon ha origine verso la metà degli anni ‘50 con l'attività di macelleria. I sistemi artigianali di lavorazione della carne, nel rispetto delle antiche tradizioni montanare, permettevano, però, solo una produzione in quantitativi limitati di insaccati e salumi. Agli inizi degli anni ‘80, grazie a passione, impegno e costanza l'attività commerciale iniziò ad assumere dimensioni di rilievo, indicando la strada da seguire per il salto produttivo e la conseguente crescita degli anni successivi. Qualità delle carni impiegate, rispetto della tipicità regionale, attenzione costante all'innovazione tecnologica sono oggi le garanzie di Lèbon per il futuro. Lèbon opera con l'intento di rivalutare e promuovere, anche al di fuori del territorio dolomitico, prodotti tipici rispettando gli insegnamenti della tradizione e utilizzando sistemi produttivi moderni e sicuri. Attenzione particolare viene dedicata alla selezione delle carni utilizzate (suino, bovino, ovino, caprino e selvaggina), garantendo tracciabilità e rintracciabilità di ogni singolo prodotto nel suo percorso dall'allevamento alla distribuzione nei punti vendita. Tutti i salumi sono garantiti da certificazioni CEE e l'azienda è presente in più consorzi che assicurano la genuinità dei prodotti.Oggi il 'catalogo' Lèbon comprende: Pendola,Petuccia,Landjäger,Salame,Ossocollo,Speck,Lardo,Pancetta,Salsicce,Pastin,Storta e Musetto. Latteria di Cividale Risale al novembre 1924 l’inaugurazione della Latteria Sociale di Cividale, fondata per volontà di sedici soci che ebbero la capacità di avviare un’attività, mettendo le basi per lo sviluppo di una tradizione casearia di grande successo. Proprio l’impostazione seria dell’attività unita alla volontà dei soci di fare sempre meglio ha portato la Latteria Sociale di Cividale a distinguersi per qualità, produttività e freschezza di idee: oggi l’attività di produzione è affiancata da una rete di 7 negozi di proprietà della Cooperativa per la vendita diretta dei propri formaggi. Latteria di Visinale Valentino Pivetta, casaro dall'età di 16 anni, produce formaggi gustosi e genuini a partire dal latte vaccino che gli allevatori del territorio gli forniscono. Nella Latteria di Visinale lavorano due esperti casari, dediti alla produzione di Montasio DOP, Latterie Vajont, Latteria La Pieve e "Il Desiderio". Sauris Agribeer La Sauris Agribeer è nata nel 1999 e da allora produce e commercializza birra artigianale di elevata qualità, integrale, non pastorizzata nè filtrata. Le pregiate componenti organolettiche dell’acqua di Sauris sono fondamentali per una birra naturale e di alta qualità. Lo stabilimento si trova a Sauris di Sopra ed è qui che si producono la Pilsen Chiara, la Vienna Rossa, la Birra di Canapa e la scura affumicata, perfetta per essere accompagnata ai ben noti salumi locali. Pubblicato da raimondi a 10:13

sabato 16 maggio 2015

IL PADIGLIONE DELLA SVIZZERA AD EXPO 2015 : TICINOWINE È INTERVENUTO IL 16 MAGGIO ED HA PRESENTATO CANTINE APERTE ( 30-31 MAGGIO)

Nella sua personale riflessione sul Tema di Expo Milano 2015 Nutrire il pianeta, energia per la vita la Svizzera, primo Paese ad aver aderito a Expo Milano 2015, riflette sulla scarsità delle risorse alimentari nel mondo e mostra l’altra faccia dell’abbondanza. Il suo padiglione è costituito da quattro torri colme di generi alimentari locali dai quali il visitatore potrà attingere. Ma c’è un limite alle risorse disponibili… superarlo significa privare gli altri visitatori delle stesse possibilità. Grazie alla modularità della struttura, mano a mano che le torri si svuotano il livello delle piattaforme su cui poggiano si abbassa, permettendo così al pubblico di visualizzare il proprio comportamento in relazione ai consumi. Il progetto, incentrato sulla disponibilità e sulla distribuzione delle risorse alimentari a livello mondiale, invita i visitatori a riflettere sul proprio comportamento di consumo. Il 16 maggio nel Padiglione svizzero all’Expo, è intervenuto Ticinowine. Ticinowine Parte integrante dell’Interprofessione del Vino e della Vite Ticinese, organizzazione mantello che si occupa di tutto ciò che ruota attorno alla filiera vitivinicola cantonale, Ticinowine si occupa prevalentemente della promozione della produzione enologica ticinese e della sua immagine. Ticinowine nasce nel 1984 come “Proviti”. Nel tempo è cresciuta ed ha saputo conquistarsi una invidiabile visibilità nel mercato nazionale ed estero, sovente in stretta collaborazione con settori affini e complementari (ristorazione, alberghiero, turismo, ecc). Dal 1° gennaio 2005 Ticinowine è stata integrata nell’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese della quale fanno parte tutti gli attori della filiera produttiva cantonale . L’associazione conta circa 250 vinificatori associati, che fanno capo alla produzione di oltre 3’500 abili e appassionati viticoltori. In oltre 25 anni Ticinowine ha saputo sviluppare concetti comunicativi volti a un sempre maggior coinvolgimento del consumatore. Basti pensare ad alcuni eventi, ormai notori, come “Notte in Bianco”, “Cantine aperte”, “Presentazione dell’annata”, “Ticinowine Festival”; oltre che alla partecipazione sempre più intensa a fiere e manifestazioni di risonanza nazionale e internazionale, dove la vitivinicoltura ticinese e suoi produttori sono puntualmente presenti. L’intervento al Padiglione Svizzero ad Expo 2015 è servito soprattutto per presentare Cantine Aperte, che si terrà il 30-31 maggio in Canton Ticino, con apertura dalle 10,00 alle 18,00: “Da ormai 17 anni- osserva Andrea Conconi,direttore di Ticinowine-, con Cantine Aperte i produttori ticinesi aprono le porte delle loro case agli amici e agli appassionati del vino. Ai tempi Cantine Aperte faceva un po’ da apripista a quello che con gli anni è diventato l’enoturismo nel nostro Cantone.In questo ventennio il numero dei turisti enogastronomici è andato via via aumentato. Con turisti si intendono tutte quelle persone, anche locali, che hanno voglia di conoscere i prodotti agroalimentari. A conferma di ciò in questi anni si è notato un proliferare di passeggiate in mezzo alla natura, dove il filo conduttore sono prodotti enogastronomici locali e dove regolarmente il successo è garantito. Cantine Aperte va al di là della presentazione pura e semplice del prodotto. Cantine Aperte è per il produttore un invito ad accogliervi a casa propria mettendosi a disposizione per creare quel legame di amicizia che un bicchier di vino riesce a creare e per allietarvi, organizzando eventi collaterali. Questo fine settimana avrete l’opportunità di creare il vostro itinerario personalizzato scegliendo tra le oltre sessanta aziende iscritte a questa 17esima edizione. Scoprite luoghi che difficilmente raggiungereste se non ci fosse la passione per il nettare di Bacco. Ma ricordatevi, il primo bicchiere è per la salute e il resto per il morale. Divertitevi, lasciatevi sorprendere, ma ricordandovi di bere con moderazione” Ticinowine: l’immagine del vino ticinese, della sua territorialità e peculiarità regionale e – soprattutto – della sua elevata qualità.

mercoledì 15 aprile 2015

Un salto alla Trattoria la Rotonda di Laura Tonon, a Susegana

Entriamo in punta dei piedi alla Trattoria Rotonda di Susegana. Quanti ricordi, per l'osteria con cucina che ha conosciuto diverse generazioni e diversi protagonisti. Non abbiamo, così, alla mano, una buona memoria delle ultime avventure cucinarie del luogo. Ma ci dobbiamo velocemente ricredere. Già un buon sorso del prosecco Le Banche, ci riconcilia la vita. Un vino, come ha notato qualcuno, che non casca in bocca e che non 'sparisce', dopo una prima 'zaffata' di profumi. Un vino, quindi, che nasce nel vigneto e non soltanto in cantina. Ci sediamo : un menù di lavoro, con ottimi spunti. Le paste con un ragù alle verdure semplicemente ghiotto. Due milanesi ( non di quelle precotte, ben inteso, che sono tutte di diametro uguale...), una ricca scelta di contorni cotti e crudi a buffet. Laura Tonon ha saputo creare, qui alla Rotonda, una cucina familiare, semplice e gustosa. Anche il vino alla spina (dell'azienda San Martino di Visnà), è fra i migliori che il mercato propone. Il servizio è affidato alla simpatia e alla gentilezza di due splendide figliole ( a noi poveri e vecchi viandanti del gusto sono piaciute assai !). Laura propone anche delle serate a tema : per esempio la serata con l'angus scozzese, tanto per fare un esempio. Così la Trattoria alla Rotonda è stata inserita nel percorso del gusto di 'Comunicare per Esistere 2015', che si svolge sotto il Patrocinio del Comune di Susegana.

domenica 29 marzo 2015

PONTE VECCHIO : CON 'RIVE VIVE' A COMUNICARE PER ESISTERE 2015

Ponte Vecchio : la Storia e la Cantina In un vecchio mulino, posto vicino al ponte che attraversando il Piave unisce la pianura trevigiana a Valdobbiadene, si trova la cantina Ponte Vecchio, fondata da Floriano Curto nel 1979. Ponte Vecchio é denominata oggi la località dove fu costruito il primo ponte per attraversare il fiume Piave che un tempo veniva attraversato da un ponte di barche e sostituito poi nel 1871 da un grande attraversamento in legno. Il manufatto in legno fu iniziato nel 1871 e venne ultimato nel corso del 1876. Purtroppo alla fine dell'ottocento venne più volte distrutto a causa delle frequenti piene del Piave e demolito definitivamente nel 1912. Nel 1911 si inaugurò un altro grande ponte in pietra, ma purtroppo ebbe breve vita. Fu minato dai soldati italiani in fuga dopo la rotta di Caporetto, venne distrutto per impedire agli austriaci di oltrepassare la linea difensiva attestata sul Piave. Nell'antichità il "guado di Vidor sul Piave" è stato punto di passaggio di grande importanza storica e sociale. La costruzione del ponte di Vidor sul Piave ebbe ampie ripercussioni economiche per l'intero territorio. Appena attraversato il Piave troviamo l'azienda agricola Ponte Vecchio sede anche della omonima Cantina contornata da un susseguirsi di colli dove vive rigogliosa la vite e sullo sfondo il Monte Cesen che domina le Prealpi Trevigiane. Ci immergiamo così in un territorio particolare e suggestivo per la bellezza del suo paesaggio agreste, ricco di storia e di tradizioni, dove generazioni di uomini con intelligenza e duro lavoro hanno saputo affermare un vino che oggi ha una identità precisa: "Valdobbiadene Spumante docg" riconosciuta e certificata dalla denominazione di origine controllata e garantita e che rappresenta il vanto della produzione dell'azienda insieme agli altri vini selezionati per soddisfare i palati della clientela. Le uve provengono in parte dai vigneti di proprietà dell'azienda ed in parte acquistate dal titolare, esperto enologo, che le seleziona scrupolosamente cercandole tra le migliori produzioni viticole della zona delle colline di Valdobbiadene dove da sempre si coltiva la vigna. La commercializzazione è principalmente diretta verso privati presso il Punto Vendita o con la distribuzione diretta, mentre una parte di può degustare presso enoteche e ristoranti. L'Azienda Agricola : la carni, i salumi e i formaggi Da generazioni l’Azienda Agricola Ponte Vecchio vive e lavora con la natura. Si evolve e si sviluppa al passo con le nuove tecnologie produttive moderne (meccanica, robotica ed informatica) per far fronte ai diversi e nuovi scenari. Ma sempre attenta alla sostenibilità ambientale (autosufficienza energetica da fonti rinnovabili) e a non abbandonare mai il legame con il proprio territorio e le sue tradizioni (Malga Mariech). La coltivazione e la gestione attenta e rispettosa dei propri terreni (mais, sorgo, foraggere di erba medica e prato polifita, pascoli e boschi) consente di garantire i prodotti migliori e di certa provenienza per l’alimentazione degli animali che da sempre alleva con dedizione e passione (suini, bovini da Latte di razza Bruna e bovini da Carne). Tale impegno è confermato dal continuo miglioramento genetico, produttivo, qualitativo e di benessere dei propri animali e dal crescente successo in campo nazionale ed internazionale. Ai Riconoscimenti nazionali e internazionali per l’alto valore dei propri capi si affiancano i Premi per i prodotti che l’azienda trasforma direttamente: Formaggi, Salumi e Carni. Da anni infatti il latte prodotto da l’Azienda Ponte Vecchio viene trasformato direttamente in un caseificio moderno e funzionale che, rispondendo alle più severe normative sanitarie europee, esalta la bontà e la genuinità dei prodotti caseari di un tempo. Oltre alle carni (sia suine e che bovine) derivanti dai propri capi allevati che garantiscono al consumatore provenienza certa, tracciabilità sicura e genuinità dei prodotti che mette nella sua tavola che può acquistare nel Punto Vendita aziendale. Tra i formaggi il Monte Cesen -Mariech è sicuramente il formaggio d’eccellenza della produzione casearia dell’azienda. Esso viene prodotto in quantità limitatissima nel solo periodo estivo (da giugno a settembre) quando i nostri animali pascolano tra le montagne del Monte Cesen (da cui il nome) a 1500 metri di altitudine. L’erba verde, i fiori dei pascoli prealpini e la lavorazione artigianale conferiscono a questo prodotto dei sentori e profumi caratteristici e per questo unici. Il Monte Cesen–Mariech è un formaggio a latte crudo vaccino parzialmente scremato per affioramento a pasta semidura di colore giallo paglierino con occhiature piccole o medie. Il profumo è gradevole e intenso. Il sapore è dolce e sapido che tende a diventare sempre più intenso con la stagionatura.Vogliamo ricordare poi il Piccolo Mariech, il Ponte Vecchio, la Neve del Cesen, il Latteria, la ricotta, la caciotta, il Ponte Vecchio alla Piastra, lo yogurt e il burro. Come per i formaggi la passione ed il legame alle tradizioni del territorio si riflette nella naturalezza dei salumi direttamente prodotti dall’azienda Ponte Vecchio. La certa provenienza dell’utilizzo delle sole carni di maiali allevati in azienda e l’artigianalità dei processi di trasformazione e maturazione garantiscono al consumatore i sapori di un tempo. Ne è il più alto esempio la Sopressa, prodotta con carni esclusivamente aziendali (suino ed in piccola percentuale bovino) ed aromi naturali, lasciata stagionare per mesi e mesi ne risulta al taglio di un bel rosso brillante, profumo invitante che conferma al palato un gusto persistente e piacevolmente persistente. Oppure nei mesi autunno/invernali si possono trovare i prodotti più freschi Salame, Salsicce, Cotechini da gustare nelle tavole durante la stagione fredda. O ancora altri tipi di salumi della tradizione Pancetta, Coppa, Costea, la Sopressa col Filetto o un gustosissimo Lardo Speziato. E per chiudere una delle particolarità proposte dal banco dei salumi/affettati dell’az. Ponte Vecchio, la Bresaola. Prodotta con la carne fresca dei soli nostri capi bovini, solo tagli magri e lavorata con una ricetta ricca di aromi e profumi della natura che ne conferisce un suo caratteristico gusto che la rende unica e molto apprezzata. L’attenta cura per il benessere degli animali e per la loro sana alimentazione è la base per fornire ai nostri clienti delle carni genuine, controllate e di alta qualità. Sarà forse per questo che chi assaggia la nostra carne nel nostro agriturismo poi chiede di poterle acquistare. E da oggi questo è possibile. Si possono infatti acquistare al dettaglio o su ordinazione secondo le proprie esigenze i vari tagli già pronti in comode confezioni sottovuoto. Dalle Fettine, al Macinato, dallo Spezzatino alle Costate e ancora Tagliate, Brasati, Bolliti, Arrosti e tutti i tagli di manzo di una normale macelleria con la notevole differenza che qui la carne si sa da dove arriva. Una filiera cortissima che parte dalla natura e finisce nelle tavole domestiche dei nostri clienti. La Malga Mariech L'Azienda Ponte Vecchio gestisce, nella località di Pianezze e per conto del Consorzio Valorizzazione Montana Monte Cesen – ente che raggruppa la maggior parte delle aziende locali - la Malga Mariech, recentemente ristrutturata. La malga è particolarmente adatta per un rilassante tranquillo soggiorno tra i verdi pascoli del Monte Cesen, a pochi minuti dal centro di Valdobbiadene. Potrete inoltre usufruire di un ambiente completamente ristrutturato che offre un servizio di ristorazione con la squisita naturalezza di piatti preparati in modo semplice con ingredienti sani prodotti dall’azienda stessa, nella volonta di mantenere i valori della tradizione. Il tutto accompagnato dai vini della Cantina Ponte Vecchio. Qui potrete scegliere tra i diversi itinerari naturalistici da percorrere a piedi, in bici, o a cavallo (a cui è garantito il ricovero), godendo di un incantevole panorama, dalle dolomiti al mare. L'agriturismo offre anche la possibilità di pernottare nelle cinque confortevoli camere. L' Agriturismo Malga Mariech è aperto tutti i giorni da giugno a settembre. Da ottobre a maggio solo weekend e festivi.

venerdì 26 dicembre 2014

Enrico Zamboni : la figura professionale del perito industriale e la termotecnica al Festival Europeo dell'Abitare

Incontriamo Enrico Zamboni, perito industriale, titolare di un avviato e stimato studio professionale in Asolo, nel settore della progettazione termotecnica. Zamboni è stato invitato dallo staff del Festival Europeo del Gusto a partecipare alla manifestazione, al fine di 'raccontare' i contenuti culturali della propria professione. Chi è un perito industriale? “Il perito industriale è un tecnico diplomato operante nell'ambito dei settori impiantistici di carattere industriale, terziario e civile la cui figura professionale è regolamentata dalla normativa italiana. La preparazione del perito industriale nell'ambito delle materie tecniche può associarsi ad una specializzazione in un particolare settore dell'industria. Il perito industriale può, nell'ambito delle proprie competenze, svolgere funzioni di coordinamento, direttive, esecutive, o di progettazione. Il titolo di "perito industriale" si ottiene al completamento della scuola secondaria superiore d'indirizzo tecnico industriale (ITI) statale, paritario o legalmente riconosciuto. Al conseguimento del diploma, il perito industriale ha una preparazione generale in tutte le materie tecniche e matematiche (chimica, fisica, matematica, statistica, informatica e inglese tecnico), completa di parte pratica (laboratori) e di parte teorica. La libera professione è riservata agli iscritti ai vari collegi provinciali, che fanno capo al consiglio nazionale, presso il Ministero di grazia e giustizia. L'iscrizione all'albo si ottiene dopo aver espletato un praticantato della durata di due anni presso un perito industriale, un ingegnere o un architetto, iscritti nei rispettivi albi da almeno un quinquennio, e dopo aver superato l'esame di Stato per l'abilitazione alla professione. L'accesso alla professione è possibile anche con la laurea in determinate discipline, sempre previo superamento dell'esame di Stato. In questo caso si acquisisce il titolo di "Perito Industriale laureato", abilitante a tutti gli effetti alla libera professione. Non esiste alcuna differenza in materia di competenze professionali tra "Periti Industriali Laureati" e "Periti Industriali". Nella libera professione è tenuto a rispettare un codice deontologico. A livello europeo, la professione di perito industriale è inserita nella categoria professionale "Industrial Engineer" Qualification level :DSE - Diploma (post-secondary education), including Annex II (ex 92/51, Annex C,D) , Art. 11 c,così come riportato nel "Regulated Professions Database" della Commissione europea.” Cosa è la termotecnica? La termotecnica si occupa di studiare i sistemi fisico-meccanici utilizzati per garantire la temperatura, l'umidità e il ricambio dell'aria che ottimizzano il benessere delle persone all'interno di uno spazio chiuso, tipicamente un fabbricato o un immobile in genere. È quindi lo studio e la progettazione di impianti di riscaldamento, climatizzazione, condizionamento e ventilazione. Il Perito Industriale a indirizzo Termotecnico risulta essere in grado di svolgere mansioni relative a: progetto, esecuzione, collaudo e manutenzione di impianti di condizionamento, refrigerazione, riscaldamento, ventilazione, idrosanitari, antincendi, oleodinamici e pneumatici; manutenzione, collaudo e conduzione di macchine a fluido motrici ed operatrici; regolazione e controllo di impianti termici; impianti di immagazzinamento e trasporto di liquidi e di gas; utilizzazione dell'energia negli impianti industriali e civili; sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente.

domenica 21 dicembre 2014

L'Abitare ad Artisti in Villa ad Asolo

Da una idea di Renzo Lupatin, coordinatore del Mercatino dell'Antiquariato e del Collezionismo di Asolo e presidente della Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, si è tenuta domenica 19 ottobre, in Villa Razzolini Loredan a Casella d'Asolo ARTISTI IN VILLA, Mostra Mercato di Artigianato Artistico, Pittura, Scultura e Cose d'Altri Tempi. La manifestazione godeva del Patrocinio della Provincia di Treviso e ha conosciuto l'intervento della trasmissione multimediale L'Italia del gusto ( Sky 922, CafèTv24 e web). Nel corso di ARTISTI IN VILLA si è svolto un 'anteprima di informazione' del Festival Europeo dell'Abitare. La redazione della trasmissione televisiva L'Italia del Gusto ha realizzato uno stage di informazione, intervistando le aziende della filiera dell'abitare. Il Festival Europeo dell'Abitare è un percorso d’informazione che mette a confronto i principali protagonisti della filiera abitativa ed edile: pubblici amministratori, urbanisti, architetti, ingegneri, costruttori edili, imprenditori e costruttori di componenti e materiali, rivenditori al fine di stimolare una riflessione comune su queste tematiche e realizzare iniziative di comunicazione ispirate alle buone pratiche abitative. Nella splendida cornice di Villa Razzolini Loredan hanno dunque preso la parola diversi imprenditori, raccontando le loro storie e i motivi della loro presenza. Nel settore della progettazione termotecnica il p.i. Enrico Zamboni di Asolo ha tratteggiato la figura professionale del perito, mentre il p.i. Massimo Tedesco di San Zenone degli Ezzelini si è soffermato sulle tematiche inerenti le normative e l'aggiornamento professionale. Le tematiche del settore immobiliare sono state affrontate con competenza e duttilità dal titolare dell'Immobiliare Leibe di Castelfranco Veneto,che ha insistito sulle qualità professionali che un immobiliarista deve possedere, oltre ad una forte etica del lavoro. Gianni Citton, della ditta Faim di Borso del Grappa ha spiegato i segreti dei serramenti in pvc. La Vetreria Sant'Artemio di Treviso da oltre 40 anni di attività è specializzata in manutenzioni su porte e finestre a domicilio. “Produciamo e installiamo inoltre specchi sia classici che anticati, tavoli in vetro da arredamento, parapetti su scale, vetrinette da esposizione e porte scorrevoli. Oltre a sostituire i vetri semplici con vetri in sicurezza termoacustici, ci preoccupiamo della vostra incolumità installando nei vostri ambienti vetri antisfondamento.” In occasione di ARTISTI IN VILLA la cucina del ristorante di Villa Razzolini Loredan ha proposto la settima tappa dell'Antico Festival della Cucina Trevigiana. Il primo festival della cucina trevigiana vennne organizzato nel periodo delle Fiere di San Luca, a Treviso, nel 1959. Oggi il Cenacolo 'Quelli del Cagnan' dell'Associazione l'Altratavola ( fondata 22 anni orsono, con il Patrocinio della rivista L'Etichetta diretta da Gino Veronelli), ripropone un percorso del gusto per rilanciare l'immagine della Marca Trevigiana. Il tema gastronomico è stato lo spiedo, ‘prodotto agroalimentare tradizionale’ Le carni e i salumi artigianali sono stati forniti dalla Macelleria di Roberto Bortolin di Farra di Soligo, terra della Sinistra Piave. E, quasi per giusto contrappeso, i vini che hanno accompagnato il conviviosono stati proposti dall'azienda agricola Fioravanti Onesti di Rovarè di San Biagio di Callalta. L’azienda nasce nei primi anni dell’Ottocento, quando il padovano Barone Francesco Fioravanti Onesti, avo degli attuali proprietari, acquistò la proprietà sita in Rovarè di San Biagio di Callalta, prima appartenuta ai nobili Da Lezze.

sabato 1 novembre 2014

L'invenzione del Bien Vivre

La Strada Pedemontana del Grappa, che percorre la Marca trevigiana ai piedi dei colli Asolani, attraversa luoghi di incantevole bellezza paesaggistica ed artistica. Ad esempio Asolo con la sua Rocca medievale a guardia della Città, in cui sembra di avvertire ancora la presenza di Caterina Cornaro, Regina di Cipro, che qui trasferì la sua corte facendone uno dei poli di cultura del ‘500; oppure le ville palladiane che adornano il territorio, o i capolavori di Canova che si possono ammirare nella vicina Possagno. Il fascino di questi luoghi è dato, non solo dai dolci panorami naturali, ma anche dalle opere dell’uomo. Questa immersione nella bellezza ha forse acuito la sensibilità degli abitanti di questi territori e favorito la loro particolare attenzione a favorire il benessere. Così accanto alle attività agricole, che danno il famoso Prosecco di Asolo DOCG e a quelle del distretto delle calzature da montagna e da trekking, è divenuto sempre più importante nell’economia locale il comparto dell’edilizia e dell’abitare di qualità. A seguire vi presentiamo alcune delle realtà imprenditoriali che operano in tale settore, ottenendo un grande successo in tutto il mondo. Cominciamo con Aliseo Group, un’azienda con esperienza trentennale nel settore del comfort climatico, nata dall’unione di diverse realtà produttive, in grado di offrire una gamma completa di soluzioni capaci di assicurare il clima e la qualità dell’aria, operando a 360° nel campo del condizionamento, riscaldamento, filtrazione, con una scelta di qualità, attenta anche al risparmio energetico. La produzione dei brand che fanno capo ad Aliseo Group si rivolge a tutte le tipologie di destinazione: da quella residenziale, commerciale ed industriale, fino ad applicazioni più specifiche e con tecnologie studiate e sviluppate ad hoc, per settori quali l’ospedaliero, il farmaceutico, il chimico, l’industria alimentare ed il settore enologico o agricolo. In questi campi, oltre a soluzioni standard è in grado di studiarne su misura secondo le esigenze del singolo acquirente. Gran parte dell’attività di Aliseo Group è rivolta all’estero, in particolare negli Emirati Arabi dove hanno sede due succursali le quali hanno curato più di 500 prestigiosissime realizzazioni, come l’autodromo o il nuovo Centro Commerciale a Dubai, il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo con i suoi 828 metri, per il quale sono stati necessari 4500 condizionatori, il Burj Al Arab, il famoso hotel a 7 stelle a forma di vela, e molti altri centri e hotel di lusso costruiti negli ultimi anni. La crisi economico finanziaria che sta colpendo tutto il mondo non sembra essere di ostacolo all’espansione del Gruppo che ha investito di recente sulla costruzione di un laboratorio di ricerca e lanciato nel mercato una nuova generazione di prodotti. Da qui l'ingresso per altri importanti mercati dell’area asiatica, come l’India, ma anche in altre aree del medio oriente e in Russia: dovunque ci sia un problema di ottimizzazione della qualità dell’aria, lì c’è Aliseo Group. Proseguiamo con Edilgrappa Srl, una realtà aziendale da tempo radicata nel territorio Veneto e può considerarsi azienda leader nel mondo per la produzione di attrezzatura idraulica portatile per taglio, sagomatura, divaricazione e demolizione ad alta pressione. A partire dai prodotti per il settore edile, come le cesoie e piegatrici per tondino ad aderenza migliorata, ormai diffuse in tutto il mondo o le cesoie oleodinamiche per profili metallici, cavi, funi e pinze idrauliche per la demolizione del calcestruzzo e del laterizio, sia in versione portatile, azionabile manualmente, che da collegare ad escavatori di piccole dimensioni. Compattezza e leggerezza sono le qualità che caratterizzano tutte le macchine prodotte da Edilgrappa. Ai macchinari per l’edilizia si sono recentemente aggiunti altri prodotti innovativi, destinati all’industria ed al soccorso. Un altro in cui Edilgrappa eccelle è proprio quello delle attrezzature dedicate al Soccorso, in cui offre una gamma completa di macchine portatili e autonome per estricazione da veicolo in caso di incidente stradale o interventi di tipo U.S.A.R. azionate da motori elettrici, a batteria e, unici al mondo, da motori a scoppio, che consentono così agevoli interventi sia negli spazi angusti e ristretti tipici dell’ambito urbano, sia in zone disagiate o difficili da raggiungere con l’attrezzatura idraulica convenzionale. Segue poi ARTUSO LEGNAMI. L’azienda, nata vent’anni fa come semplice falegnameria, ha saputo presto distinguersi sul mercato, trovando la sua specificità, dapprima nel settore delle carpenterie per tetti e coperture, per poi specializzarsi in strutture sempre più complesse, fino a giungere alla costruzione di case prefabbricate all’insegna della bioedilizia. Un’innovazione particolarmente interessante, vanto della Artuso Legnami, è il Pannello X-LAM, certificato CE (primo in Italia). Si tratta di un pannello costruito secondo le precise norme ETA; composto da tre o più strati di abete essiccato, unite con un giunto a pettine ed incollate con colle poliuretaniche (quindi senza nessuna emissione di formaldeide). Le case costruite con questi pannelli hanno ottime capacità antisismiche e sono perfettamente biocompatibili, sia perché non presentano emissioni tossiche, sia perché provenienti da segherie dotate della certificazione PEFC(Caring for our forests globally) che garantisce che il legno deriva da forme di gestione boschiva che rispondono a determinati requisiti di sostenibilità. L’azienda, grazie all'ufficio tecnico interno, è in grado di progettare completamente la costruzione o di curarne semplicemente la realizzazione pratica. I pannelli vengono tagliati, sagomati, portati in loco e montati, con finiture a vista o no. Dai boschi veneti che fornivano il legname alla Serenissima Repubblica di Venezia, giunge in tutto il mondo una proposta di abitazione sicura e green. Infine concludiamo con CP PARQUET. Simbolo dell’eccellenza veneta e del Made in Italy, CP Parquet, da oltre 30 anni, è artefice di preziosi pavimenti in legno naturale d’alta gamma. Oggi l’azienda lavora le migliori essenze europee ed esotiche per creare parquet di straordinaria bellezza nel rispetto della natura e della filosofia dell’abitare eco-sostenibile “cradle to cradle”. CP Parquet ha recentemente ampliato la gamma delle certificazioni ottenendo l’importante riconoscimento FSC (organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro) per i pavimenti realizzati con risorse rinnovabili, provenienti da aree boschive gestite in maniera responsabile. È stata inoltre inserita da Greenpeace al quarto posto fra le aziende italiane più amiche delle foreste, al primo per numero di specie legnose ecologicamente corrette trattate. CP Parquet esegue un controllo assoluto su ogni fase dell’intero processo produttivo, realizzato interamente in Italia e completato da ricercati trattamenti fatti a mano dai maestri artigiani. Oltre ai pavimenti in legno l’azienda, grazie al CP Parquet Lab Design, è in grado di creare progetti d’arredamento completamente personalizzati e sorprendenti complementi, come il tavolo Onda che si caratterizza per il top leggermente movimentato e, a tratti, incavato. Grazie ad una esclusiva lavorazione vengono infatti riprodotte le piccole ondulazioni che naturalmente si formano con il passare degli anni intorno ai nodi del legno, generando un effetto di invecchiamento, alla vista e al tatto, incredibilmente reale. CP Parquet crea su misura soluzioni d’arredo uniche ed esclusive: tavoli, sgabelli, contenitori, credenze, top, boiserie. Gianluigi Pagano Rivista AVRUM