mercoledì 8 dicembre 2010

Il mondo finanziario partecipa alle iniziative del 3° Festival Europeo del Gusto

Il 3° Festival Europeo del Gusto, promosso dalla associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, ha suscitato l'interesse di molti operatori del settore finanziario, a conferma
che laddove ci si impegna per valorizzare le energie imprenditoriali, vi è spazio per originali sinergie.
Imprenditori di dieci Regioni italiane e dieci Paesi Europei del settore turistico ed agroalimentare si sono confrontati con giornalisti e comunicatori, per dare spazio a quelle aziende piccole e medie che solitamente non conoscono le prime pagine dei giornali.
Così l'attenzione del mondo finanziario si è concretizzata nel partenariato che l'Ufficio dei Promotori Finanziari di Bassano del Grappa di Banca Mediolanum ha voluto concedere alla manifestazione internazionale.
"Non si è trattato di una semplice sponsorizzazione – osserva Laura Panizutti, dell'Ufficio dei Promotori Finanziari di Bassano del Grappa di Banca Mediolanum, -, ma di una vera e propria partnership,con interventi nel corso degli incontri e dei dibattiti, non solo per presentare i prodotti e la filosofia di Banca Mediolanum, ma per portare un contributo concreto alle tematiche affrontate. In un certo senso, gli imprenditori hanno 'sentito' una presenza diversa,affidabile".
La presenza di Banca Mediolanum conferma una scelta e una vocazione del Gruppo Bancario di essere vicino alle iniziative che si svolgono nelle comunità locali, al fine di dare una visibilità sul territorio e di sostenere con convinzione le attività culturali,sportive e del tempo libero che il mondo del volontariato organizza ed esprime.

Il sistema delle banche di credito cooperativo, proprio per la loto stessa natura, ha contribuito al Festival con la partecipazione nella Terraferma Veneziana di Banca Santo Stefano, impegnata a sostenere a Scorzè le iniziative di valorizzazione della Terra del Tiepolo. A Nervesa della Battaglia, nella zona del Montello trevigiano, Banca della Marca ha appoggiato l'iniziativa di donare ai bambini del secondo ciclo delle scuole elementari un materiale didattico di educazione alimentare, Viaggio dentro la Vita.


Infine , sempre nella zona di Montebelluna, Carlo Costacurta, agente in attività finanziaria, apprezzato e stimato professionista nel settore del leasing ( in tutti i campi), ha voluto
partecipare al progetto del Festival, sia dal punto di vista del sostegno economico che della partecipazione ai diversi eventi in programma.
Costacurta, che rappresenta una primaria società di brokeraggio del settore leasing e dei finanziamenti, ha osservato che “.....l'attività professionale non deve estraniarsi dalle iniziative che il mondo imprenditoriale sviluppa, al fine di valorizzare al meglio il tessuto economico locale. Vi è, alla base, una convinzione profonda che l'identità culturale debba essere salvaguardata : vivo ed opero in una comunità e sento una responsabilità sociale precisa nei suoi confronti.”

sabato 25 settembre 2010

A TAVOLA CON L'ANATRA a Noale (Venezia)

Confcommercio del Miranese, in collaborazione con i migliori ristoranti di Noale e dintorni, con il Comune di Noale e il patrocinio della Pro Loco organizza la 6° edizione di "A TAVOLA CON L'ANATRA".

Si tratta di una iniziativa rivolta alla valorizzazione e promozione delle antiche tradizioni enogastronomiche e dei ristoranti che le propongono, i quali dal 25 settembre al 10 ottobre, proprio durante il periodo della "Sagra del Rosario", presenteranno le loro specialità a base d'anatra commenta il Presidente Ennio Gallo-.Saper riproporre i piatti di una volta con un rigoroso e sapiente gioco di abbinamenti e accostamenti guardando al presente e al futuro, senza mai voltare le spalle al passato, è la capacità dei ristoranti che hanno aderito all'iniziativa e che grazie all'esperienza sapranno preparare succulenti piatti a base d'anatra, deliziando i palati di ciascuno.”

La 'Terraferma di Venezia' , racchiusa fra le tradizioni culinarie del Mare e la cucina del trevigiano,

da tempo è alla ricerca della propria identità, che si esprime compiutamente nella riscoperta creativa delle ricette a base d' anatra, d'oca e delle erbe.

I ristoranti aderenti sono:

- trattoria AL PALIO di Noale;

- ristorante VESCOVO di Cappelletta;

- trattoria A CASA VECIA di Moniego;

- trattoria LA LAMPARA di Cappelletta;

- antica trattoria AL BUCINTORO di Noale;

- ristorante BARACCA di Trebaseleghe

Proprio questo originale percorso ha interessato i giornalisti e i comunicatori di Blog Azzurro (il network di giornali online, blog e portali della rete di informazione L'Italia del Gusto), che ha deciso di seguire queste esperienze, dedicando loro ampi 'spazi' d'informazione.

Questa scelta si colloca all'interno del percorso di conoscenza e valorizzazione che porterà in dicembre al Festival Europeo del Gusto organizzato dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e che toccehrà la Terra del Tiepolo e la Riviera del Brenta ( Scorzè,Noale e Dolo).

sabato 7 agosto 2010

Garibaldi a Tavola : percorsi di cibo,poesia e letteratura al ristorante Il Garibaldino

La serata di 'Garibaldi a Tavola', presso il ristorante Il Garibaldino di Morgano
( Treviso), si è aperta con la degustazione dei prosecchi dell'azienda Zardetto Spumanti di Conegliano.
Una tavola ricca di occasioni ha poi aperto le danze della degustazione.
La Bottega di Jenny (La Bella di Follina), ha proposto tre formaggi : il pecorino siciliano primo sale dell'azienda casearia Passalacqua ( formaggio a pasta dura, prodotto in modo artigianale), il Soligo Selezione Oro, formaggio stagionato (oltre i 12 mesi) della Latteria di Soligo e il formaggio Vallata della Latteria Sociale di Tarzo e Revine Lago Società Agricola Cooperativa la Vallata. Quest'ultimo è anche speziato con peperoncino e pepe in grani verdi, origano, olive verdi e, in stagione, anche con erba cipollina.
La Macelleria Francescato di Santa Cristina di Quinto ha proposto il salame di casa e una lonza che si è rivelata la fine del mondo. “Si tratta di un salume ricavato dalla porzione muscolare del collo adiacente alle vertebre cervicali ed in parte toraciche del suino, che viene "rivestita" con budello naturale, legato tutt'intorno con uno spago di medio calibro e fatto asciugare appeso, inizialmente al fumo del camino e, successivamente, in un locale idoneo al giusto tasso di umidità per la vera e propria stagionatura. La lonza, che ha una lunghezza di circa 30 cm e un diametro variabile intorno ai 10 cm. Presenta una carne rosso granata e una venatura di grasso in pieno equilibrio con la parte magra. E' uno dei salumi che compare nell'antipasto tipico unitamente ad altri salumi tradizionale e a formaggi.”
Il pane cotto nel forno a legna del Panificio di Valerio Rizzato di Ospedaletto d'Istrana ha accompagnato la degustazione dei salumi. Il Panificio Rizzato produce pane focacce e biscotti tradizionali fin dal 1920,con rigorosità artigianale e uso di materie prime di altissima qualità.Fra lo stupore dei consumatori, il pane a legno si è rivelato di una fragranza e di una delicatezza incredibili, distante anni luce dall'idea di pane 'grezzo' e pesante che la cottura nel forno a legna di solito suggerisce.
Non potevano mancare gli ortaggi stagionali delle Terre del Sile,presentati dalla azienda agricola la Risorgiva dei Fratelli Donadi (Sant'Alberto di Zero Branco), che stanno seguendo una linea di produzione biologica. Peperoni,pomodori, fagioli,melanzane,patate, zucchine.... una sinfonia di prodotti che sono stati interpretati dalla cucina de Il Garibaldino con un tavolo interamente a loro dedicato.
Il menù ha poi valorizzato la pasta di Gragnano con il pomodoro ciliegino delle Terre del Sile e gli gnocchi al sugo d'anatra. Un ottimo Lison Classico della zona Lison Pramaggiore dell'azienda agricola Bellotto ha commentato i due primi. Vino dal colore giallo paglierino con eleganti riflessi che sfumano al verde e dal profumo che ricorda la foglia del pesco ed il mallo dalla mandorla,il suo sapore è morbido, vellutato con caratteristico sentore di mandorla amara. Nella D.O.C. “Lison Pramaggiore”, è prevista la specificazione “Lison Classico” per il vino ottenuto con uve prodotto nella più antica e vocata zona di produzione.
Garibaldi metteva un pezzo di carne magra arrostita sulla brace (che chiamava "ciurasco" perché gli ricordava i tempi dell'America) . Questa carne veniva messa sulla brace e quando era ben arrostita Garibaldi stesso la toglieva dal fuoco e con un coltellino molto tagliente levava la prima fetta arrostita, poi ributtava la carne sulla brace, tagliava la seconda e così via fino ad esaurimento del pezzo e forse della brace.Il Garibaldino ha offerto un connubio di carne di manzo e di maiale alla brace. Le carni, di qualità ineccepibile, sono state unanimente apprezzate.
Il cabernet franc e il refosco dell'azienda agricola di Tersillo Bellotto hanno accompagnato le carni alla brace. Il Cabernet Franc D.O.C. ha un colore rosso rubino intenso,un profumo e un sapore spiccatamente erbacei. E’ vino di gran corpo, generoso ed aristocratico. Invecchiando il colore assume riflessi granata,
Il Refosco dal Peduncolo Rosso D.O.C., da un Vitigno autoctono della zona a cavallo tra Veneto e Friuli, ha un colore rosso rubino con riflessi violacei, dal profumo intenso vinoso, con sfumature di mora selvatica.
I dolci secchi del Garibaldino, con un verduzzo da meditazione, hanno chiuso la serata a convivio, assieme ai biscotti al peperoncino di Sandro Facchin (fornaio in quel di Ciano del Montello), intervenuto alla serata quale componente della commissione d'assaggio dell'associazione l'Altratavola.
Dopo questo simpatico scambio, è toccato alla grappa classica della Distilleria Borgo Scuro ( proposta da Licio e Michela Maschio), dire la parola fine all'incontro.
“Con l’arrivo della stagione calda si enfatizza la mancanza di cultura sulla corretta temperatura di servizio della grappa.In passato la grappa si è sempre bevuta fresca, sia perché i grandi consumi erano concentrati nelle regioni più fredde dell’Italia, sia perché le case erano poco riscaldate e le bottiglie conservate al fresco delle cantine.Borgoscuro grappa classica dà il meglio di sé servita alla temperatura di 10-12° C, ideale per apprezzare la sua grande purezza ed i profumi elegantissimi.”
La serata ha anche conosciuto interventi di giornalisti e comunicatori che hanno 'raccontato' la storia di Garibaldi a Tavola e il rapporto di Garibaldi con le donne, facendo un piccolo excursus di letture ( dalla donna angelicata del 1200 fiorentino con le poesie del Dolce Stil Novo di Gianni Alfani, alle poesie del Baffo Veneziano di fine 1600), in una simpatica carrellata di versi e testi in prosa.
Massimo e tutta la 'squadra' de Il Garibaldino hanno saputo offrire agli intervenutiuna cucina semploce e raffinata al tempo stesso.Ci auguriamo che questa occasione sia soltanto una di un lungo percorso enogastronomico e culturale del ristorante di Morgano.

giovedì 15 luglio 2010

Ticino Wine al Festival del Cinema di Locarno

Dal 4 al 14 agosto si tiene il Festival del Film a Locarno. Ticino Wine, Interprofessione della Vite del Vino Ticinese ha proposto uno spazio di degustazione in posizione strategica per incrementare la conoscenza della propria produzione e avvicinare, nel contempo, una tipologia di pubblico che abitualmente non consuma i vini ticinesi,cercando di far passare il messaggio che oltre ad essere qualitativamente ottimi,i vini ticinesi sono anche 'trendy'.
Oltre al Bar Lounge,continuerà pure la collaborazione con Gastro Ticino e Ticinowine curerà in esclusiva l'offerta dei vini proposti presso il Wine Bar dello 'Spazio Cinema'.
Ticino Wine curerà tutta l'offerta dei vini proposti durante tutti gli eventi ufficiali organizzati nell'ambito delle attività del Festival (pranzi e cene ufficiali per ospiti,giurie,come pure per gli spazi di ristoro ordinari).
Ticino Wine, proprio in questi giorni, è stata invitata ufficialmente a partecipare anche al 2° Festival Europeo del Gusto, che si terrà tra fine novembre e la prima settimana di dicembre in provincia di Venezia e nelle colline di Conegliano-Valdobbiadene.Un riconoscimento esplicito da parte del mondo dell'informazione e della comunicazione, dell'ottimo lavoro svolto nel settore della promozione e della valorizzazione dei vini ticinesi.

domenica 23 maggio 2010

'In giro pai rivai' all'Ostaria Bepi Meo a San Canzian d'Isonzo

Bruno Tirel, nume tutelare della Ostaria Bepi Meo di San Canzian d'Isonzo e delegato del Cenacolo del Gusto della Bisiacaria dell'Associazione l'Altratavola, propone martedì 25 maggio la serata ' In giro pai rivai', una cena con le erbe puntarelle, i fiori e i prodotti locali a Km.0.
L'incontro a convivio sarà anche una occasione per 'raccontare' le iniziative dell'Associazione e della rete dei Borghi Europei del gusto, della quale San Canzian d' Isonzo fa parte.

Le puntarelle
Apprezzata fin dall'antichità per le sue virtù disintossicanti utili per stimolare delicatamente le funzioni epatiche, la cicoria spigata o cicoria di Catalogna, più nota col nome di puntarelle, è molto apprezzata e particolarmente ricercata dai consumatori più esigenti. Questa varietà di cicoria, che risale ad almeno duemila anni fa (veniva infatti già coltivata e raccolta dai greci e poi dai romani) si differenzia dalle altre per la presenza di steli floreali (le puntarelle) che fuoriescono verticalmente dal cespo dalla tipica forma allungata. Le foglie sono di colore verde, pallido alla base del cespo e sempre più intenso verso la punta delle foglie. E' un prodotto stagionale dal sapore gradevolmente amarognolo, di consistenza tenera ma croccante.Le puntarelle, ovvero i germogli che vanno formandosi nella parte interna del cespo, si mangiano crude, tagliate in strisce lunghe e sottili da immergere in acqua fredda per fargli assumere la caratteristica arricciatura. Sono molto gustose accompagnate dalla tipica salsa di acciughe o alici, o in un pinzimonio arricchito da un trito di aglio e acciughe.

Cucinare con i fiori
I fiori sono tradizionalmente usati in diverse cucine: europea, asiatica e orientale. I nativi americani e anche i primi “immigrati” americani usavano i fiori come cibo. Oggi i fiori in cucina hanno suscitato un rinnovato interesse per il loro profumo, colore e sapore. I fiori possono essere aggiunti ad un’insalata, fritti, congelati in cubetto di ghiaccio e aggiunti ai cocktail o stufati.
Ma non tutti i fiori sono commestibili e prima di cucinarli è necessario essere sicuri che lo siano, comunque della maggior parte dei casi ne vanno usati solo i petali (questo è il caso ad esempio delle rose e dei tulipani). Dopotutto ci sono anche fiori che fanno abitualmente parte delle nostre abitudini alimentari: non ditemi che non avete mai mangiato i fiori di zucchina fritti o i carciofi? (www.dolce-gusto.it)

domenica 9 maggio 2010

Visite gustose alla Trattoria al Santo di Monselice, per scoprire..... Solesino

Il viaggio dei giornalisti e dei comunicatori dell'Associazione L'Altratavola alla scoperta di un'Italia
'minore' che minore non è (per via delle ricchezze materiali e immateriali che la segnano profondamente), ha portato i 'vagabondi del gusto' a scoprire la comunità di Solesino, nella Bassa Padovana. E' stato quasi per caso che un giorno, complice la foratura di un pneumatico in quel di Monselice, nell'attesa della riparazione presso i fratelli Maron, i nostri hanno conosciuto Cristina alla vicina Trattoria al Santo. Una parola tira l'altra e ,così, è nata l'idea di conoscere più a fondo questo paese, assai conosciuto per il mercato della domenica, paese da cui provengono Cristina e
la sua famiglia.
“Un paese, dunque il nostro che ha sempre dovuto “arrancare” per sopravvivere. Limitato il territorio, non abbondante l’agricoltura e, in anni più recenti, poche le industrie: aspetti, questi, che sicuramente non hanno favorito uno sviluppo economico facile ed immediato.
E’ intervenuta, invece, l’arte di arrangiarsi, esercitata nel corso dei decenni attraverso il commercio nei modi e nelle forme più disparate, prima con il baratto, poi con il commercio ambulante, per spingersi, in tempi recenti, ad avere contatti anche con paesi orientali come Cina e India .
La storia ci insegna che la gente di Solesino ha fatto di necessità virtù: è stata gente intraprendente, con uno spiccato spirito commerciale ed una grande capacità di adattamento.
Inizialmente con conoscenze limitate, pochi mezzi, scarse risorse, ma ha avuto il coraggio di avventurarsi in terre nuove, di cimentarsi in settori commerciali non facili, quale ad esempio, l’antiquariato.” (dal sito del Comune).
Mamma Bruna ha sempre avuto la passione per la cucina. Cristina ha sempre operato nel settore del commercio, è per davvero una 'soesinara' con il senso delle relazioni con la gente. Erika,l'altra figlia, ha lavorato nel settore dell'ortofrutta per oltre dieci anni.
A questa 'trinità' del gusto sono affidate le sorti di una trattoria,ricca di storia e di tradizioni, situata in via Marconi a Monselice, lungo una strada di intenso traffico.
“ Proponiamo una cucina familiare, che sa valorizzare i prodotti stagionali del territorio. Non vi è nulla di prepreparato nella nostra cucina. Il menù nasce giorno per giorno, a seconda di quel che offre di fresco il mercato.”
A questo aggiungete la simpatia, uno stile alla mano, mai invadente e .... avrete il quadro del...
Santo, al quale non mancano frizzanti collaboratrici, come Manuela, la 'mora' fatale.

Così è 'partita' la visita a Solesino.
In via Michelangelo, al civico 13, Fausto Borile e Paola Cavaliere interpretano alla grande l'arte del pane. Il Panificio Pasticceria la Fornarina da oltre sei anni (dopo una prima esperienza in quel di Conselve), propone 'una carta ' che comprende oltre trenta tipi di pane,che si avvicendano nel corso della settimana, per 'esplodere' in una variopinta molteplicità il sabato, con i pani speciali.
Ma la Fornarina non è solo pane. Dall'artigianalità autentica escono, come per magia, le pizze, le focacce, i dolci da forno e i dolci da pasticceria (le crostate, le brioches a liveitazione naturale, fresche tutti i giorni). Un plurale di bontà che non conosce soste e che ben si accompagna , nel punto vendita, ad una scelta qualitativa di formaggi,salumi, paste, olio e quant'altro possa soddisfare anche i palati più esigenti. Vogliamo ricordare fra i prodotti salati le pizze al taglio,le spianate,i rotoli farciti e le torte salate ; fra i prodotti speciali le focaccine con patate , mais, riso,carote,zucca,cipolle, cereali, gli schizzotti morbidi; i prodotti biologici al kamut, al farro e senza lievito.Vi è poi un settore di pasta fresca che comprende gnocchi,lasagne,ravioli .bigoli, ecc.
“ Il lavoro va bene”, ci dice Paola, a sottolineare che l'impegno sul versante della qualità paga sempre e comunque.

Poco più in là non si sfugge ad una visita alla Macelleria Martini.
E' dal lontano 1958 che Fanny ha iniziato la sua avventura nel settore delle carni.
“Scelgo le carni al vivo, direttamente nelle stalle del contadini,in modo da poter controllare la filiera
e garantire al cliente la qualità”
Martini ha anche un macello a norma Cee, nel quale può operare anche per conto terzi.
“ Così quando la carne arriva sul banco, il cliente consumatore può essere tranquillo. Non vi è fase che non sia stata attentamente seguita e controllata”.
Poi, sul banco, si esercita anche la fantasia del macellaio, che diventa un po' gastronomo.Dunque spazio alla fantasia, ai preparati pronto cuoci, per assecondare i tempi sempre più accorciati delle indaffarate donne d'oggi.
“ Nel settore dei salumi, proponiamo tutti i classici salumi di tradizione dalla salsiccia alla pancetta,rigorosamente concepiti in modo del tutto artigianale.”
Insomma alla Macelleria Martini ( che pera anche con un proprio negozio a Rovigo), non fanno difetto creatività e immaginazione.

Giusto accanto alla porta della Macelleria Martini, ecco un altro Martini,Pierluigi,all'opera nella sua mcelleria equina. La carne di cavallo conta lunghe tradizioni in provincia di Padova e ,in modo particolare, nella Bassa Padovana. Sotto il profilo nutrizionale, la carne di cavallo si distingue per la sua magrezza e per una caratteristica sapidità dalle sfumature dolciastre. Il ridotto contenuto lipidico fa sì che i tagli freschi di giovani animali risultino particolarmente teneri e digeribili; per mantenere tali caratteristiche la cottura, rigorosamente al sangue, deve comunque essere breve.
Pierluigi ci racconta che il proprio itinerario professionale è iniziato nel 1993 e continua con soddisfazione ancor oggi.
Il suo banco è un inno al consumo : preparati pronto cuoci, un bel reparto di salumi equini, degli stuzzicanti complementi ( come per esempio il ragù).
“ Nelle nostre zone vi è anche la richiesta della carne di asino.La propongo da sempre,con ottimi risultati”.
La carne d'asino, venduta nelle macellerie equine, è molto simile per sapore e caratteristiche nutritive, a quella del cavallo. In Italia, la tradizione del consumo della carne d'asino è diffusa soprattutto (oggi meno di ieri) nelle regioni settentrionali. Specialmente nella pianura padana, un tempo la macellazione di cavalli e asini vecchi contribuiva ad aggiungere un po' di proteine a un regime alimentare essenzialmente basato su cereali e ortaggi. La carne dell'asino veniva conservata producendo salumi e cacciatorini, oppure utilizzata per stufati, brasati e stracotti. Oggi la carne d'asino è difficile da reperire e proviene comunque prevalentemente dall'estero, benché in alcune zone alpine si producano ancora bresaole a base di carne d'asino.

I Bisi di Peseggia e la Festa 2010

La zona tipica di produzione del Biso di Peseggia (pisello di Peseggia) ha il suo centro nell’omonima località in Comune di Scorzè. Tutto il territorio amministrativo comunale, di fatto, è parte della zona tipica; oltre al capoluogo devono quindi essere a pieno titolo comprese anche le località di Gardigiano, Cappella, Rio San Martino.
L’ambiente agrario della zona è tra i più fertili e ricchi d’acqua della provincia di Venezia. Si caratterizza inoltre, dal punto di vista paesaggistico, per la conservazione di un’organizzazione agraria tipica degli ambienti di antica bonifica. Il territorio del Comune di Scorze è a pieno titolo inserito nella zona delle risorgive del Sile (come anche per il radicchio di Treviso IGP). La lavorabilità del suolo è ottima e la fertilità invidiabile, specifica per una coltivazione ad accrescimento rapido come il pisello. La tradizionale disponibilità di buon letame, ora molto meno frequente di un tempo per la drastica riduzione delle stalle tradizionali, ha sicuramente favorito lo svilupparsi di tale coltivazione e inoltre ha contribuito ad arricchire la fertilità del suolo. È coltura tipicamente primaverile di facile realizzazione a condizione di disporre di abbondante manodopera. La coltura sopravvive e, con i noti limiti, rimane vivace soprattutto grazie all’abitudine degli abitanti della zona e dei comuni limitrofi di fare scorta di piselli nella giusta stagione e conservarli nei congelatori familiari; i piselli d’altro canto si prestano particolarmente al congelamento conservando praticamente inalterate, per mesi, le caratteristiche nutrizionali e organolettiche.
Il pisello é nutriente come le altre leguminose ma anche rinfrescante e più digeribile. Energetico, favorisce l'attività intesinale, anche se in quantità elevata provoca meteorismo. Particolarmete ricco di proteine e zuccheri. Usato in cosmesi per la cura della pelle fragile e spenta.
Si consuma in zuppe, minestre, paste, frittate, in umido... da solo o in compagnia di altri legumi, può entrare praticamente in ogni piatto a seconda dei gusti. Anche crudo al naturale, o come "Taccola" (speciale tipologia con i semi particolarmente piccoli in cui si consuma in unica soluzione l'intero bacello).
"Risi e bisi" , di nota e incontestabile tradizione veneta, con le seppie, primaverile incontro con la laguna di Venezia.
Dal 28 maggio al 7 giugno la Pro Loco propone per due settimane la 41ma Festa dei Bisi a Peseggia di Scorzè. Manifestazioni di ogni genere: sportive, culturali e ricreative coinvolgeranno con gioia e buonumore quanti parteciperanno alla Festa di Peseggia di Scorzè “grazioso e romantico angolo” della Provincia di Venezia, per ritrovare le radici della nostra cultura, la bellezza delle tradizioni ed il piacere di stare insieme tra amici.
La Festa dei bisi di Peseggia è stata inserita tra le manifestazioni da segnalare a livello nazionale dall'Azione InfoCerere,il circuito rivolto al mondo rurale che l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione L'Altratavola promuovono mettendo in rete borghi e territori di oltre dieci stati del vecchio continente.

Miradolo : capitale del pisello

Miradolo è un comune della provincia di Pavia.
La sua storia è totalmente inglobata nella storia dei grandi feudi ( Visconti , Sforza , Estensi ), dei Vicariati feudali ( San Colombano e poi Belgioioso ) e nella serie degli innumerevoli atti notarili delle famiglie nobiliari.
I primi documenti presenti a Miradolo, a parte i reperti archeologici e un resto malconcio della torre del castrum ( il torrione ), sono le chiese, erette nel 1500, in seguito più volte riformate, e, sempre del 1500, i registri del parroco e due lapidi funerarie ( 1541 ) scoperte da chi scrive e subito sventuratamente ricoperte dal pavimento della parrocchiale.
L'economia del paese è basata sull' agricoltura e sulla coltivazione delle leguminacei, in particolare i piselli.I piselli hanno anche un ruolo importante nella gastronomia di Miradolo: sono buoni, facili da cucinare e si adattano a molti piatti.
Il pisello di Miradolo, detto anche erbion in dialetto, è una vera e propria primizia primaverile. In passato era rinomato nei mercati Ortofrutticoli di Milano e Pavia dove veniva venduto e costituiva il principale reddito primaverile dei contadini di Miradolo.
Nei terreni fertili e salini di Miradolo Terme le piante di piselli crescono molto bene grazie alla presenza di ferro, magnesio, fosforo e potassio e iodo.
Proprio questi microelementi si trasferiscono nel prodotto finale, il frutto, sottoforma di sapore e gusto.
Per essere buoni, i piselli, devono essere consumati freschi ed al momento dell'acquisto devono avere il bacello liscio ed elastico di un colore verde brillante e con il peduncolo ancora attaccato.
Nell'ambito della Festa di Maggio organizzata dalla Pro Loco di Miradolo Terme, 29-30-31 maggio si organizza la Sagra dei Piselli, con degustazione di piatti tipici, presentazione dei vini di S.Colombano d.o.c. e varie manifestazioni correlate.
La collina di San Colombano, con i suoi dolci pendii e le sue fertili terre, racconta attraverso i suoi vini, l’eredità lasciata dal monaco irlandese: il laborioso rapporto fra l’uomo e la vocazionalità del suo territorio.Il San Colombano è l’unico vino DOC prodotto in provincia di Milano.
È un vino di buona struttura, vinoso, armonico, caldo e profumato, brioso quando è bevuto giovane; se di buon corpo e alcolicità si presta ad alcuni anni di invecchiamento diventando aristocratico ed austero. La zona di produzione comprende Comuni di tre province: Miradolo Terme e Inverno Monteleone (Pavia), Graffignana e Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), San Colombano al Lambro che è rimasto isola milanese, dopo la costituzione della provincia di Lodi nel 1995.

La ricetta tradizonale di “Riso e bisi” :

Ingredienti per 6 persone

500 g di riso
700 g di piselli
80 g di burro
40 g di pancetta magra
1 cipolla
Prezzemolo
60 g di formaggio grana grattugiato
Brodo
Sale
Pepe

Preparazione
Far rosolare a fuoco medio in metà burro la cipolla, il prezzemolo e la pancetta tritati.
Appena la cipolla inizia ad imbiondire, unire i piselli e cuocere per 5 minuti.
Aggiungere 5 mestoli di brodo, portare a bollore, versare il riso e mescolare.
Far cuocere a fiamma vivace per 15 minuti, mescolando e aggiungendo brodo.
Togliere dal fuoco al dente.
Salare, unire burro, grana e pepe.

sabato 8 maggio 2010

Italo Cescon e il Raboso Piave

Una inedita iniziativa di informazione

Dedicare una giornata di studio e di riflessione alla figura di Italo Cescon e ad una delle sue 'creature' predilette : Il Raboso Piave.

Questa l'idea che ha animato la Famiglia, l'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, per il giorno del Suo Anniversario.
Ma ,soprattutto, si tratta di ricordare Italo Cescon senza enfasi, come era per davvero, nella quotidiana realtà di Uomo e Imprenditore.
Per realizzare questo obiettivo si è voluto dare all'incontro ( che si terrà presso l'Azienda Italo Cescon Storie & Vini a Roncadelle il 23 giugno con inizio alle 17,30), una 'impaginazione' che ricorda quella dei giornali veri e propri, con uno stile brioso e l'avvicendarsi di giornalisti e comunicatori che intervisteranno in diretta i Familiari e alcuni personaggi della vita enogastronomica delle Terre del Piave e non.
Così fra testimonianze 'vere' e ricordi 'vissuti', si affronterà anche il tema del Raboso Piave, di alcune sue 'degenerazioni' di moda, del possibile ritorno ad una 'lectio' più autentica.
Il ricordo di Italo Cescon verrà affidato al giornalista enogastronomo Giampietro Rorato : i giornalisti e i comunicatori de l'Altratavola si alterneranno,invece, nelle domande agli Ospiti.
L'incontro è anche però una occasione per dare visibilità alle Terre del Piave : la Famiglia ha voluto infatti che nei servizi informativi che scaturiranno dalla manifestazione, vengano inseriti riferimenti espliciti alla storia, al paesaggio,all'arte e alla cultura del proprio territorio.
Insomma una iniziative socialmente utile e non banalmente pubblicitaria,come si conviene alla memoria di un uomo che aveva fatto della discrezione e della umiltà delle regole di vita.

domenica 28 febbraio 2010

AgriCamp 2010 nei Colli Euganei

AgriCamp,il 1° Campo della Comunicazione Territoriale in Agricoltura si è svolto dal 25 al 27 febbraio a Teolo e Vo', promosso dall' Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e dall' Associazione L'AltraTavola, Movimento dei Cenacoli del Gusto , sotto il Patrocinio della Provincia di Padova, Assessorato all'Agricoltura e sotto il Patrocinio del Parco Regionale dei Colli Euganei , Assessorato all'Agricoltura , in collaborazione con l'Associazione Culturale Enogastronomica Cantine di Marca ( Patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). L'apertura è avvenuta giovedì 25 febbraio all'Agriturismo Bacco e Arianna,con una tavola rotonda moderata da Mimmo Vita (giornalista,Presidente nazionale dell'Unaga). Dopo l'intervento di Domenico Riolfatto,Assessore all'Agricoltura della Provincia di Padova (che ha presentato le caratteristiche dell'agricoltura padovana), si sono susseguiti gli interventi del Parco Regionale dei Colli Euganei, dell'Associazione Olivicoltori , del Consorzio dei Vini DOC dei Colli Euganei, di Giornalisti e Comunicatori ( fra gli altri Guido Stecchi di Sapori d'Italia e Bruno Sganga). La serata si è conclusa a convivio al ristorante La Piazzetta di Teolo,con un menù della tradizione che ha evidenziato le carni della Macelleria di Giorgio Bollettin e i vini dell'azienda agricola di Cirillo Carpanese di Teolo. L' intervento di Licio Maschio (titolare della Distilleria Borgoscuro), uno degli autentici maestri della grappa italiana, ha concluso la giornata d'informazione. Nella giornata di venerdì si sono svolti i laboratori di comunicazione, coordinati dal giornalista enogastronomo Bruno Sganga,con interviste in diretta ai protagonisti della filiera agroalimentare. Dario Penco e Walter Bassanese hanno presentato le eccellenze dell'agricoltura istriana,rappresentando Umago Cittanova Buie e Verteneglio, borghi della Istria Croata che sono entrati a far parte della rete europea. I prodotti più apprezzati della regione istriana sono il vino, l`olio d`oliva, il prosciutto istriano e il formaggio i quali si possono assaggiare in una delle famose konobe istriane . Ma Umago,Salvore,Buie,Novigrad-Cittanova e Verteneglio offrono in primavera diverse possibilità di incontro con le tipicità istriane.Il 14 - 15 Marzo 2009 ecco gli Incontri Oleum Olivarum, a Crassizza – Buie.Una Manifestazione dedicata alla olivicoltura, con la IV. Fiera dell' olio extra vergine di oliva ed il concorso internazionale d’arti figurative ispirato all’ oliva. Dal 27.03.2010 al 30.04.2010 i ristoranti e le trattorie (konobe) propongono specialitá a base d’ asparagi. Dall'08.04.2010 - 11.04.2010 a Buje si terrà l'edizione dell’ormai tradizionale “Sparisada”, che ad ogni primavera, nella prima settimana dopo le festività pasquali, detta Ottava, vede impegnati i castellani nella raccolta degli asparagi e nella preparazione dei piatti più fantasiosi fatti tutti a base di questo sempre più pregiato dono della natura e delle campagne istriane. La manifestazione prenderà il via con la rassegna culinaria che porta il titolo “Asparago d’oro” .Ad ambedue gli appuntamenti sono stati invitati i Borghi Europei del Gusto dei Colli Euganei e i Cenacoli del Gusto de l'Altratavola della provincia di Padova. La pausa di mezzodì è stata interpretata con una degustazione di eccellenze dei Colli Euganei e con un piatto interpretato da uno chef del Consorzio Terre Ciociare,che ha poi presentato le caratteristiche dell'agricoltura di quel territorio. “La cucina ciociara, d’origine contadina, è l’espressione di una cultura attaccata alle radici e alle tradizioni che non teme il confronto, anche proponendo per lo più piatti antichi a base di ingredienti poveri.Questa zona, terra di pastorizia e agricoltura, è conosciuta in tutta Italia per i suoi prodotti, come l’olio Rosciola dell’alta Ciociaria, la mozzarella di bufala, il peperone cornetto della Valle del Liri, la marzolina, il prosciutto di Guarcino e tanti altri che caratterizzano, con il loro gusto inconfondibile, i piatti tipici.” In serata l'agriturismo Bacco e Arianna ha ospitato il Galà dell'Informazione,con ricette ispirate alle tradizioni locali.

giovedì 21 gennaio 2010

Ticino Wine e i merlot del Cantone al Festival Europeo del Gusto in Istria

Al Festival Europeo del Gusto in Istria, la vineria dell’Hotel Sol Coral di Umago ha ospitato una degustazione di Ticino Wine, con la partecipazione dei giornalisti e dei comunicatori del Comitato Europeo di Certificazione del gusto.
Il direttore di Ticino Wine, Francesco Tettamanti e il Presidente Uberto Valsangiacomo, hanno presentato con simpatia e competenza i diversi vini.
In particolare sono stati apprezzati i merlot.
Il vitigno principale del Cantone Ticino è infatti il Merlot d’origine bordolese. Fu importato dalla Francia a scopo sperimentale all’inizio di questo secolo, durante il periodo post-fillosserico, nell’ambito della ricostruzione del patrimonio viticolo cantonale distrutto dalla fillossera durante gli ultimi anni del 19 esimo secolo.
Dai confronti fatti con le uve Bondola e Freisa subito dopo la prima guerra mondiale, il Merlot è risultato nettamente il migliore per i terreni e i climi ticinesi. Questa varietà è abbastanza vigorosa con foglie verdi scure e frastagliate, mentre gli acini sono relativamente piccoli, sferici di color nero-violaceo. Il grappolo è piuttosto spargolo ed allungato. I vini prodotti dalle uve Merlot sono tannici e consentono un buon invecchiamento.Con il passare degli anni, il Merlot si è ottimamente ambientato alle condizioni climatiche ticinesi, grazie anche alle selezioni clonali e sanitarie effettuate dalla Stazione federale di ricerche agronomiche presso il centro di Cadenazzo a partire dal 1955. Le sperimentazioni hanno permesso di raggiungere un ottimo stato di sanità per ciò che concerne le virosi e le altre debolezze della vigna. Le barbatelle sono fornite ai viticoltori esclusivamente da cinque vivaisti autorizzati i quali prelevano le marze per l’innesto unicamente in vigneti controllati.
Attualmente, il Merlot ricopre circa l’82% della superficie vitata cantonale.

lunedì 11 gennaio 2010

LE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE DEL CENACOLO DEL PIAVE

La partecipazione di Soave Manto, dei F.lli Barisan e di Soligomme dei F.lli Naibo

Il 2009 è stato un anno di impegni intensi per il Cenacolo del Piave dell’Associazione L’Altratavola,che ha sviluppato in collaborazione con la rete di informazione L’Italia del Gusto
molte iniziative finalizzate a far conoscere il Quartier del Piave, ben oltre i propri confini naturali.
Impossibile non ricordare la due giorni di informazione ,con relativo stage radiotelevisivo, che
si è tenuta presso la Trattoria Dalla Libera a Sernaglia della Battaglia e che ha messo a confronto esperienze di borghi e territori poco conosciuti di tutta Italia e dell’Europa.

Ma tutte le iniziative di informazione si sono realizzate grazie al sostegno di tre aziende del Quartier del Piave.

Prima di tutto vogliamo ricordare Area Games di MANTO SOAVE (Gestione Giochi,Freccette,Flipper,Vendita Biliardi.Calcetti,(via Roma 9, tel. 335.6140243, Vidor ), che ha commentato : ” Anche se il mio settore di operatività può sembrare distante da iniziative di informazione che valorizzano le realtà locali,in realtà sono assai attaccato alla nostra identità culturale, vivo e lavoro in questa comunità ed era doveroso contribuire in qualche modo alla sua conoscenza e al suo sviluppo.Non mancherò di partecipare anche alle iniziative in programma per il 2010.”
Senza un forte impegno da parte dei privati come Soave,iniziative di informazione come questa sarebbero destinate,inevitabilmente, all’insuccesso.

E’ impossibile dimenticare poi l’aiuto dei F.LLI BARISAN. A Pieve di Soligo, nel 1979, nasce l’Officina Meccanica F.lli Barisan che entra subito a far parte del gruppo FIAT come officina autorizzata. L’officina cresce negli anni fino a che, nel 1994, grazie alla volontà di emergere professionalmente e alla lungimiranza dei F.lli Federico, Livio e Lucio, diventa organizzato anche alla vendita dei marchi FIAT.La serietà, la correttezza e la professionalità dimostrata negli anni nella vendita e soprattutto nell’assistenza, hanno permesso un’escalation continua dell’Azienda che ha favorito l’affermarsi dei marchi rappresentati nel territorio di competenza.
Le esigenze di mercato, l’ambizione e la passione dei titolari per le automobili, hanno motivato la costituzione nel 2003 della nuova sede vendita in via Quartier del Piave su un’area di 13000 mq. La struttura, molto curata nell’immagine, e dotata di tecnologia avanzte interpreta perfettamente la filosofia dei marchi, mantenedo però un rapporto franco e umano con il Cliente.
La continua attenzione alla qualità del Servizio e alla fidelizzazione del Cliente, la F.lli Barisan S.r.l., supportata da uno staff di collaboratori di ottimo livello, si prefigge un solo scopo: la soddisfazione del Cliente.

Un’altra firma importante del mondo imprenditoriale di Pieve di Soligo che ha partecipato con entusiasmo al progetto è la SOLIGOMME dei F.lli Naibo,con due sedi : in Via Guglielmo Marconi, 92 a Pieve Di Soligo (TV) tel.0438 840317 e in via Castello 92 a Sernaglia della Battaglia tel: 0438 86575 .

Tag: cenacolo, gusto, piave